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giovedì 5 Giugno 2025 20:00

Passeggiando alla Luce Del Tramonto

Giardini, angoli e scorci di una Faenza che non ti aspetti

Ritrovo: Pro Loco, Voltone Molinella, ore 20 - *€ 3. Prenotazioni obbligatorie, posti limitati.

Prima tappa sarà la rinascimentale ex chiesa di Santo Stefano Vetere, fra Corso Mazzini e via XX settembre (e in angolo appunto con vicolo Santo Stefano), di origini antichissime (X secolo), ricostruita dai Manfredi all’apogeo del loro splendore, attorno al 1470: qui si presenta un primo aspetto affascinante poiché l’autore non è documentato, ma la concomitanza con la costruzione del Duomo e le affinità nell’uso dei materiali – stessi mattoni e stessa cornice in “spungone” (pietra della Samoggia) – indirizzano verso Giuliano da Maiano, architetto fiorentino mandato a Faenza dai Medici. Del resto la forma ottagonale, in pianta, della chiesa, e la presenza di una grande cupola interna sono tipiche dell’architettura toscana del ’400 e si ritrovano, con queste stesse caratteristiche e proporzioni, ad esempio in Santa Maria delle Carceri a Prato che non a caso è proprio del Da Maiano.

Santo Stefano Vetere fu tra la prime vittime della soppressione napoleonica proprio a causa della sua forma ottagonale che ben si prestava a farne un “circolo costituzionale”: l’ottagono nel Rinascimento evocava la purezza e la perfezione divine (e infatti veniva adoperato soprattutto per i battisteri), ma per il neoclassicismo massone e giacobino era divenuto simbolo ideale di eguaglianza presentando lati che distano tutti in ugual modo dal centro. Fu quindi incaricato l’architetto Giannantonio Antolini (lo stesso, non a caso, di Palazzo Milzetti) di trasformare la chiesa più velocemente possibile ed egli concepì delle tribune perimetrali in legno, digradanti verso il centro, per le assemblee costituzionali, simili agli aeropaghi (tribunali) dell’antica Grecia. Tutto ciò non venne realizzato ma la chiesa fu sconsacrata e poi venduta con le sue pertinenze (canonica, sacrestia, collegio dei parroci, ecc.), fino ad esser ristrutturata interamente per adibirla ad altri usi. E’ certo che nel 1837 divenne “Teatro del Corso” e fu allora con tutta probabilità che venne “tagliata” orizzontalmente ricavando un piano superiore; la cupola venne occultata con un controsoffitto ligneo dipinto a candelabre e fiorami, tuttora esistente. In seguito vi si creò un circolo di divertimenti chiamato “Iris” e nel XX secolo divenne la prima sede del partito fascista, fino al 1926. Oggi ospita un negozio di abbigliamento che nell’ultima ristrutturazione, su indicazione della Soprintendenza, ha evidenziato con legni diversi, nel pavimento, la pianta originaria della chiesa (un po’ più arretrata rispetto al negozio attuale poiché di fronte alla facciata c’era un piccolo sagrato con camposanto) e le tre absidi superstiti.

Grazie alla cortese disponibilità dei gestori si salirà al piano superiore ove si vedono benissimo gli oculi rotondi quattrocenteschi che davano luce all’interno ed il controsoffitto ottocentesco dipinto.

Poi ci si sposterà in via Ghinassi, dietro al fianco destro della chiesa di San Domenico, per vedere un giardino che conserva ancora l’unica porzione di muro della caserma omonima, muro costruito nel 1880 per separare la caserma stessa dall’attiguo quartiere della Ganga. Il muro è stato ben mantenuto dagli attuali proprietari che anzi lo hanno “vivificato” con ortensie e allori fra cui si chiuderà la visita.

> Accessibilità consentita ad eccezione dei locali interni che si raggiungono tramite scale.


Le prenotazioni sono obbligatorie e si accettano dal sabato della settimana precedente ogni visita.

TUTTE LE VISITE IN PROGRAMMA PREVEDONO POSTI LIMITATI.

Le visite sono condotte da Guide turistiche abilitate ed autorizzate dalla Regione Emilia-Romagna L’organizzazione declina ogni responsabilità su eventuali infortuni o danni ai partecipanti.

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Dettagli

Data:
giovedì 05 Giugno 2025
Ora:
20:00
Categoria Evento:

Luogo

Ritrovo: Pro Loco Faenza
Voltone Molinella, 2
Faenza, RA Italy
+ Google Maps

Organizzatore

Pro Loco Faenza APS
Telefono:
0546 25231
Email:
info@prolocofaenza.it
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