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martedì 8 Luglio 2025 20:45

I 120 anni del "Sarti"

Da teatro a cinema e dall’originario “retropalco” alla nuova veste di arredo.

Ritrovo: Pro Loco, Voltone Molinella, ore 20.45 -  * 3 euro.

Prenotazioni obbligatorie dalla settimana precedente. Posti limitati!

Secondo appuntamento, nell’ambito dei “Martedì d’Estate 2025”. “Festeggeremo” i 120 anni del Sarti, notissimo come cinema ma nato come teatro 120 anni fa. Nel 1905 infatti la società cattolica “Riunione Torricelli” acquistò l’ex monastero dei Celestini, di origini trecentesche, soppresso da Napoleone e poi adibito a vari usi per tutto l’Ottocento.
Il 7 novembre 1907 venne posta e benedetta da monsignor Francesco Lanzoni, sull’area dell’antica abside della chiesa, la prima pietra di un edificio che “rispondesse alle esigenze di una sala per le attività ricreative e culturali dell’adiacente Casa del Popolo della riunione cattolica”.
I lavori si protrassero fino al 1910, su progetto e direzione dell’architetto Vincenzo Pritelli (Faenza, 1852 – 1932). Figura singolare e bizzarra nel panorama dei professionisti edili faentini di inizio ‘900, Pritelli fu insegnante di matematica del disegno e progettista di molti lavori importanti (padiglioni per l’Expo faentina di industria e agricoltura del 1887, chiese di Fusignano, Alfonsine, Granarolo e vari villini in Faenza e dintorni).
Il teatro, inaugurato il 29 maggio 1910 con un’opera di Giuseppe Sarti, venne appunto dedicato al maestro e musicista faentino. Esprime un’architettura intonata ad uno stile eclettico mitigata da declinazioni liberty. E’ il primo caso di uso del modernissimo cemento armato in Faenza. Verrà trasformato in cinema nel 1933 con una semplice, parziale chiusura del palco preservando però tutta la parte retrostante che appunto vedremo in questa occasione. ,
Adibito fin da allora a sgombraroba ma recentemente ripulito, il retropalco ha mantenuto l’architettura, gli arredi e l’aspetto dell’originario teatro di Pritelli, che esprimeva in piccolo le forme e le funzioni del ben più celebrato Teatro Masini. E’ costituito in pratica da un locale alto 12 metri, ancora provvisto dell’originale pavimento in legno inclinato verso la platea e di un ardito sistema di camminamenti alternati a scalette e passerelle che permettevano l’accesso ad una “graticcia” sommitale sul modello di quella pistocchiana del Masini. Quando fu convertito in cinematografo, venne “tagliato” il palcoscenico con un diaframma che poi è stato sostituito da un muro ignifugo a norma di legge.
Una visita di scoperta, quindi, di un luogo di norma non accessibile e che conserva il fascino di una Faenza nascosta.
In più si visiterà ovviamente la sala cinematografica, rinnovata proprio ora negli arredi (poltrone) e nel pavimento, ma ancora con la sua fascinosa impostazione architettonica originaria.
Accessibilità: consentita


Le prenotazioni sono obbligatorie e si accettano dalla settimana precedente ogni visita.

TUTTE LE VISITE IN PROGRAMMA PREVEDONO POSTI LIMITATI.

Le visite sono condotte da Guide turistiche abilitate ed autorizzate dalla Regione Emilia-Romagna L’organizzazione declina ogni responsabilità su eventuali infortuni o danni ai partecipanti.

* I contributi raccolti saranno destinati dalla Pro Loco per i fini culturali a favore della città.

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Dettagli

Data:
martedì 08 Luglio 2025
Ora:
20:45
Categoria Evento:

Luogo

Ritrovo: Pro Loco Faenza
Voltone Molinella, 2
Faenza, RA Italy
+ Google Maps

Organizzatore

Pro Loco Faenza APS
Telefono:
0546 25231
Email:
info@prolocofaenza.it
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