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Parco Malmerendi
Parco Malmerendi

Il parco, oggi giardino botanico e "parte vivente" del Museo di Scienze Naturali, fu ricavato nei primi anni '80 sul terreno dell'ex vivaio Paganini-Paganelli, ancora parzialmente occupato da piante. Queste ultime furono mantenute il più possibile e ciò si percepisce ancor oggi nell'impianto "geometrico" di alcuni settori, come quello dei lecci o delle varie conifere del lato est.
Per le nuove piantumazioni furono utilizzate quasi solo specie autoctone, cioè della flora spontanea romagnola, con un evidente intento didattico e naturalistico. Le piante sono contrassegnate da cartellini cromaticamente differenziati: verdi per le specie autoctone, neri per quelle esotiche e bianchi per le piante italiane ma non presenti in Romagna (ad esempio la pervinca sarda). Tra le piante preesistenti si segnala una Sequoia sempervirens di notevole altezza, portamento non alterato da alcuna potatura (nemmeno nei rami bassi, che toccano terra, con effetto assai piacevole) e stato fito-sanitario ottimale. Fra le piante autoctone si segnalano le cerro-sughere (Quercus crenata), appartenenti ad una specie rara e protetta dalla legge regionale n.2/'77; gli esemplari in questione sono probabilmente gli unici presenti a Faenza. Il parco è gestito con criteri scientifici, didattici ed ecologici: prova ne sia la piccola area sul retro della palazzina, lasciata volutamente alla sua spontanea evoluzione (non vengono effettuati neanche i normali sfalci dell'erba) per dare rifugio all'entomofauna (insetti) e per poter osservare le modificazioni e, nel tempo, le varie successioni vegetali dal prato in poi.
Estensione: 10.266 m quadri
Piante presenti: circa 280

Informazioni
  • Indirizzo
    Via Medaglie d'Oro, 51
    48018 Faenza RA
  • Area: Periferia
  • Mappa: