Pro Loco Faenza
Visite guidate

 

con il contributo di

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in collaborazione con 

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L’organizzazione declina ogni responsabilità su eventuali infortuni o danni ai partecipanti.

*  I contributi  raccolti  saranno destinati dalla Pro Loco per i fini culturali a favore della città

Le visite sono condotte da Guide turistiche abilitate ed autorizzate dalla Regione Emilia Romagna

 Le prenotazioni sono obbligatorie e si accettano dal sabato della settimana precedente ogni visita.

Informazioni e prenotazioni:

PRO LOCO I.A.T. Voltone Molinella 2  

tel. 0546 25231

info@prolocofaenza.it    

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Visite guidate dal "Centro Museale" alla Città e non solo...
Giovedì 08 giugno
VISITA ANNULLATA "PASSEGGIANDO ALLA LUCE DEL TRAMONTO"
  • Ritrovo
    Pro Loco, Voltone Molinella 2

  • 48018 Faenza RA
  • ore 20
Giardini, angoli e scorci di una Faenza che non ti aspetti.

* € 3,00
Sabato 10 giugno
VISITA ANNULLATA FILIPPO MONTI E IVO SASSI: L’AMICIZIA DI UNA VITA TRA CERAMICA E ARCHITETTURA”.
  • Ritrovo
    MEZZI PROPRI, via San Biagio Antico, 20

  • 48018 Faenza RA
  • ore 17.30
Giardino della scultura di Ivo Sassi.

* € 10/ € 8 soci Pro Loco (ingresso+visita g.+brindisi)
Giovedì 15 giugno
"PASSEGGIANDO ALLA LUCE DEL TRAMONTO"
  • Ritrovo
    Pro Loco, Voltone Molinella 2

  • 48018 Faenza RA
  • ore 20
Giardini, angoli e scorci di una Faenza che non ti aspetti.

* € 3,00
Visite guidate passate
Sabato 27 maggio
ANNULLATA GITA DELLA PRO LOCO FAENZA
  • Ritrovo
    in pullman, Piazzale Pancrazi

  • 48018 Faenza RA
  • ore 14.30
a Sarsina.
Sabato 20 maggio
VISITA ANNULATA! UN PITTORE E LA SUA TERRA: PIEVE CESATO,
  • Ritrovo
    MEZZI PROPRI, parcheggio La Filanda – via della Costituzione

  • 48018 Faenza RA
  • ore 15
tra luoghi e opere di Tomasino Peroni.

* € 5/€ 3 soci Pro Loco

L’appuntamento ci porterà nella campagna a valle di Faenza e più precisamente a Pieve Cesato, luogo di dantesche memorie ma soprattutto terra ricca di artistici pregi. A partire dalla millenaria chiesa, trasformata nel corso dei secoli e oggetto di svariati interventi che ne hanno radicalmente mutato l’aspetto. L’edificio contiene preziose opere d’arte, fra cui certamente spicca l’antico capitello ravennate con monogramma teodoriciano, un tempo utilizzato come fonte battesimale e oggi impiegato come notevole base dell’altare maggiore.
Negli ultimi decenni, la storia locale si è indissolubilmente intrecciata a quella di Tomasino Peroni. Amato e stimato pittore recentemente scomparso, ha abbellito l’abside dell’edificio sacro con una pala raffigurante Giovanni il Battista, titolare della pieve stessa. Numerose sue realizzazioni sono inoltre disseminate in vari ambienti della parrocchia, dal campo sportivo al teatro fino alla chiesetta invernale: raccontano le vicende della terra che l’artista ha scelto di abitare e dove le sue tracce segnano i luoghi della fede e della vita della comunità. Appassionato di disegno, pittura e scultura, ha sperimentato diversi materiali, rinnovando tra l’altro nel corso degli anni insieme ad amici e collaboratori la tradizione del presepe artistico.
La visita guidata sarà l’occasione per indagare più da vicino lo stretto legame che unisce Pieve Cesato e Tomasino Peroni. E se è vero che la pelle di un pittore è la sua terra, avremo modo scoprire le vicende e l’anima profonda di entrambi.
Si ringrazia vivamente la famiglia di Tomasino Peroni per aver accolto con entusiasmo e disponibilità la proposta della nostra Pro Loco, mettendo a disposizione ulteriori opere a completamento del percorso di visita.
Sabato 13 maggio
VISITA ANNULLATA
  • ore 15
NEL VERDE DI CASTEL RANIERO. Tra ville e parchi.
In occasione di “Musica nelle aie”

PER L'EMERGENZA LA MANIFESTAZIONE "LA MUSICA NELLE AIE" È STATA ANNULLATA



Giovedì 11 maggio
CONTRO OGNI GUERRA: I MONUMENTI FAENTINI AMBASCIATORI DI PACE
  • Ritrovo
    Viale Baccarini 19 (davanti al MIC)

  • 48018 Faenza RA
  • ore 20
Nell’ambito delle celebrazioni della “Giornata dell’Europa”

partecipazione libera

In occasione della “Settimana Europea” (8-14 maggio 2023), Proloco Faenza partecipa al calendario delle celebrazioni volute dal Comune di Faenza con una visita guidata dedicata a quei monumenti faentini, il cui messaggio contribuisce a ribadire i valori fondanti dell’Europa: la promozione della pace, il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali. Il tour si terrà a piedi, solo in esterno ed inizierà davanti al Museo Internazionale delle ceramiche, riconosciuto dal 2011 dall’UNESCO “Monumento testimone di una cultura di pace”. La visita guidata durerà circa un’ora, sarà incentrata sui principali monumenti “ambasciatori di pace” del centro storico – peraltro, quasi tutti ubicati in viale Baccarini – e terminerà in piazza del Popolo.
Sabato 06 maggio
SANTA MARIA MADDALENA E STORIE BORGHIGIANE.
  • Ritrovo
    IN BICI, Pro Loco, Voltone Molinella 2

  • 48018 Faenza RA
  • ore 15
Un itinerario culturale e storico.

* € 5,00 / € 3 Soci Pro Loco

L'itinerario di questa visita prende spunto da una celebrazione, i 60 anni di vita della chiesa faentina e borghigiana di Santa Maria Maddalena (14 ottobre 1962-14 ottobre 1972) per ripercorrere a grandi linee, la storia di una parrocchia , apparentemente la più giovane della nostra Diocesi, sicuramente la più popolosa; tracciando e scoprendo quindi anche alcuni momenti ed eventi della storia della Diocesi e della Chiesa intesa in senso storico-artistico e liturgico.
Il nostro percorso di scoperta e curioso "vagabondare", partirà con la visita della Chiesa di SMAMA (acronimo in uso fra le ultime generazioni di parrocchiani e non per indicare varie realtà parrocchiali) per poi riportarci all'interno del nucleo antico, originario del Borgo D'Urbecco dove ci soffermeremo a rivedere la Commenda , l'oratorio della Santissima Annunziata e qualche altra vestigia della antica fede di questa comunità periferica ma nello stesso tempo da sempre autenticamente inserita nella vita della città e della Chiesa faentina.
L'attenzione sarà, naturalmente, focalizzata sulle evidenze storico artistiche degli edifici e dei monumenti colti come segni dell'evoluzione urbanistica, culturale e storico- artistica di quest'angolo faentino, ma con uno sguardo che muove dalle considerazioni pastorali che sono alla base delle scelte anche architettoniche e decorative da cui nei secoli sono scaturite le costruzioni religiose oggetto della nostra visita.
Mezzo di trasporto di questo piccolo "pellegrinaggio" sarà la bicicletta, vi aspettiamo come sempre al punto di incontro c/o la Pro loco, Voltone della Molinella 2 .
Sabato 29 aprile
IL SEMINARIO DI FAENZA compie 70 anni.
  • Ritrovo
    Viale Stradone 30

  • 48018 Faenza RA
  • ore 15
La chiesa superiore, ambienti inediti e nuove raccolte d’arte.
(si ringrazia la proprietà per la g.c.)

* € 5,00 / € 3 Soci Pro Loco

Seminario “Nuovo” per distinguerlo da quello precedente situato nella piazza del Vescovado, rinnovato nel ‘700 ma nel secondo dopoguerra rivelatosi ormai inadeguato. Esattamente 70 anni fa, nel 1953, fu quindi realizzato quello dello Stradone, previo acquisto di un vasto lotto di terreno da parte della Curia. Il progetto fu dell’ingegner Dante Fornoni di Bergamo che concepì un edificio classicheggiante in mattoni rossi nudi accompagnato da colonne e modanature varie in travertino bianco.
Del ’53 in realtà fu l’inaugurazione perché la prima pietra era stata posta il 23 maggio 1949 (il progetto era dell’anno precedente) e nel ’51 erano state costruite le due chiese, una seminterrata, come una cripta, e l’altra esattamente sopra.

La visita inizierà ovviamente dall’imponente facciata con lo scalone in travertino e con i soprastanti, bellissimi otto medaglioni scolpiti dal faentino Angelo Sabbatani e recanti i ritratti dei Santi più legati a Faenza. Poi si vedrà il chiostro, oggi tamponato con vetri ma con ancora, al centro, un settantenne tasso, e con la facciata della chiesa sullo sfondo. Quest’ultima coniuga, al suo interno, suggestioni bizantine (grazie al sapiente uso dell’oro e del mosaico) con raffigurazioni bibliche rese con estremo verismo da pittori begamaschi di formazione classica: la presenza di varie personalità della città lombarda si spiega con la provenienza del committente, cioè il vescovo Giuseppe Battaglia, tra l’altro appassionato personalmente d’arte.

Intervennero anche artisti faentini – i ceramisti Pietro Melandri e Riccardo Gatti, oltre al pittore Roberto Sella che affrescò le pareti della Biblioteca e ad Angelo Molignoni che eseguì le lampade in rame – e bolognesi (lo scultore Quinto Ghermandi che realizzò un Cantharus battesimale in ceramica di stile picassiano e il decoratore Dante De Carolis); le maestranze edili furono dell’Impresa Bentini di Faenza e della Coop. Muratori di Granarolo e la direzione tecnica lavori fu del faentino Giovanni Antenore. Alla fine l’edificio risultò capace di ospitare oltre 200 seminaristi.

Sottoposto a recenti restauri e ad adeguamenti per il potenziamento dei servizi bibliotecari interni, il Seminario è stato anche riarredato e dotato di opere d’arte, soprattutto del notissimo Angelo Biancini. Nei limiti del possibile si accederà a tutti gli ambienti.
Sabato 22 aprile
TRA FELICE GIANI E ROMOLO LIVERANI.
  • Ritrovo
    Pro Loco, Voltone Molinella 2

  • 48018 Faenza RA
  • ore 15
I soffitti di Palazzo Conti e la ritrovata scenografia di Santa Maria Nuova
(si ringraziano le proprietà per la g.c.)

* € 5,00 / € 3 Soci Pro Loco
Palazzo Conti, in Corso Mazzini proprio di fronte all’imbocco di via Zanelli, costituisce la definitiva affermazione a Faenza del ventinovenne Giani, subito dopo l’esordio (1787) nella Galleria dei Cento Pacifici; per quest’ultima i documenti citavano «un certo signor Giani di Pavia»; con l’impresa di Palazzo Conti, appena un mese dopo, lo stesso diventa «il celebre pittor Giani» avendo dato di sé una clamorosa prova di bravura, fatta di pennellate veloci, impetuose, molto diverse dalla spesso gelida moda neoclassica dell’epoca.

Prima ancora, in questo palazzo che viene aperto (come già venti giorni fa con il Fai) grazie alla squisita disponibilità dei proprietari, è da ammirare la rigorosa architettura, frutto di un primo progetto del Pistocchi nel 1786, di una ristrutturazione di Pietro Tomba nel 1835 e di un adattamento pregevole subito prima del 1908 quando lo stesso venne adibito a sede di rappresentanza per l’Esposizione Internazionale Torricelliana. Di paternità del Pistocchi sono certamente: lo scalone monumentale di accesso, il diaframma di colonne che lo separa senza rigidità dall’atrio dell’appartamento e la sequenza interna di stanze, prospettica, luminosa e di estrema coerenza formale. Gli interventi di Giani consistono nella decorazione della maestosa Galleria di Fetonte sul modello di quella, appena terminata, dei Cento Pacifici, e di due successive sale (di Apollo e dei Legislatori), sempre ispirate a miti classici.
Nient’affatto trascurabili poi gli apporti dei plasticatori-stuccatori (il riminese Antonio Trentanove e i faentini Ballanti-Graziani) per i delicati rilievi sovraporta, sempre però su disegno del Giani e infine dei pittori “ornatisti”, cioè autori degli sfondi monocromi (quindi abilmente giocati sul chiaroscuro), fra cui il non comune, ticinese, Marcantonio Trefogli.

La visita poi si “trasferirà” in Santa Maria Nuova per ammirare l’enorme (oltre 11 metri per 9!) apparato per la Settimana Santa realizzato a metà ’800 da Romolo Liverani come sfondo della Crocefissione. Visionarietà teatrale, gusto dell’esotico (c’è anche un’improbabile Gerusalemme fitta di palmizi, moschee e piramidi) e romanticismo scenografico caratterizzano questa commovente opera (composta di migliaia di fogli di carta incollati) che si accompagna a due Compianti su Cristo Morto e ad altri preziosi prestiti allestiti per l’occasione, da parte del Museo Diocesano, in tutti gli spazi (anche sacrestia e oratorio “delle Dame”) della chiesa.
Sabato 15 aprile
PER IL 200° DI FELICE GIANI.
  • Ritrovo
    Pro Loco, Voltone Molinella 2

  • 48018 Faenza RA
  • ore 15 - visita riservata ai Soci Pro Loco! -
La sua impresa faentina di Palazzo Naldi-Ghetti.
(si ringrazia la proprietà per la g.c.)

gratuita/riservata Soci Pro Loco

Sarà il nobile Palazzo Naldi-Ghetti, in corso Matteotti di fronte al sagrato di Sant’Agostino, la meta della prossima visita guidata della Pro Loco Faenza, sabato 15 aprile alle 15. L’evento rientra nelle “celebrazioni” per il 200° anniversario della morte di Felice Giani, il pittore piemontese che a capo della sua itinerante “bottega” decorò i soffitti di questa magnifica dimora.

La visita è riservata ai soci Pro Loco, ma è naturalmente possibile associarsi nell’occasione (15 euro, la tessera è annuale e consente sconti anche sulle visite successive). L’accesso è reso possibile dalla squisita e disinteressata cortesia dei proprietari, trattandosi di residenza privata.

Il piano superiore del palazzo, in cui si svolgerà la visita, presenta ben sette sale interamente decorate da Giani e aiuti in piena età napoleonica, nel 1802, con soggetti tratti dal mito greco. Ai riquadri figurati di mano del Giani si affiancano gli sfondi, talvolta monocromi (quindi tutti giocati su chiaroscuri che imitano i bassorilievi), ad opera del principale collaboratore gianesco, Gaetano Bertolani, e dei più “rari” Marcantonio Trefogli e soprattutto Pietro Piani, quest’ultimo con tocchi naturalistici (frutta, foglie, fiori e uccelli) di estrema raffinatezza; ad essi si unì l’abile scultore-plasticatore riminese Antonio Trentanove che realizzò i pannelli sovraporta in stucco e, in una cornice di caminetto, anche in marmo.

L’infilata delle stanze si concluderà con la camera da letto, ellittica e costituente un vero e proprio scrigno, con soggetti dipinti tipicamente erotici ispirati agli Amori di Giove.

Dettagliatamente descritto nel 2013 su L’età neoclassica a Faenza, palazzo Naldi è definito dai relativi autori (F.Bertoni per l’architettura e M.Vitali per le decorazioni) «probabilmente il più solenne nel ricco panorama dell’edilizia faentina del Settecento» e «con risultato finale altissimo: senz’altro un unicum nel contesto degli ambienti neoclassici di Faenza, una delle espressioni più elevate di quella che fu una vera e propria civiltà».
Sabato 01 aprile
L’ARTE DELLA MODA. L’età dei sogni e delel rivoluzioni 1789-1968
  • Ritrovo
    Forlì, Musei di San Domenico (MEZZI PROPRI)

  • turno unico: ore 15
Mostra ai Musei di San Domenico a Forlì.

Posti limitati; quota di partecipazione da versare al momento della prenotazione OBBLIGATORIA: € 20,00 - Soci Pro Loco € 15,00 (La quota comprende il prezzo del biglietto, i diritti di prenotazione, la visita guidata).
Sabato 25 marzo
LA PINACOTECA DI FAENZA.
  • Ritrovo
    Via Santa Maria dell'Angelo 9

  • 48018 Faenza RA
  • ore 15
Dalla caduta dei Manfredi al Neoclassicismo.

* € 8,00 / € 6 soci Pro Loco (incluso biglietto d'ingresso)

La visita guidata alla Pinacoteca Comunale continua il percorso di una tenutasi lo scorso anno che, partendo dal lapidario situato nel Vestibolo, era arrivata ad esaminare le opere d’arte fino alla caduta della Signoria manfrediana ad opera del Valentino.
Seguendo il nuovo percorso espositivo inaugurato l’11 dicembre 2021, verranno prese in esame in questa occasione le opere esposte nel grande Salone delle Pale d’altare, provenienti dalle più importanti chiese faentine, alcune delle quali distrutte. Seguirà la cosiddetta Sala del Magistrato, per finire nella successiva, dove sono esposti alcuni dipinti di genere settecenteschi per arrivare alle novità portate a Faenza da Felice Giani, di cui la città, sua seconda patria, ricorda quest’anno il duecentesimo anno dalla morte.
Sabato 18 marzo
IMOLA:
  • Ritrovo
    mezzi propri, parcheggio di Piazzale Pancrazi

  • 48018 Faenza RA
  • ore 14.30
Il giardino storico del Palazzo Vescovile.
Cinque capolavori del Museo Diocesano.
L’oratorio pensile di San Rocco.
(si ringraziano le proprietà per la g.c.)

*€ 5 / € 3 soci Pro Loco

Si tratta non solo di una piacevole gita, ma di una visita con diversi “agganci” faentini, a partire dalla prima meta che sarà il Museo Diocesano.
Qui si visiterà il magnifico, appena restaurato Giardino Storico. Di origini probabilmente seicentesche, era andato in rovina ed un'accurata ricostruzione lo ha riportato in vita.
Impostato su quattro grandi aiuole bordate di bosso e accanto a poche preesistenze salvatesi nel tempo – ad esempio un ultracentenario limone - il giardino vede ora la presenza di piante citate nella Bibbia o ritenute simboliche per la tradizione evangelica: palme, olivi, passiflora, melograno, corniolo, leccio e soprattutto rose, presenti con oltre 300 varietà moderne e ben 40 antiche!

Una curiosità è quella della vicina sala che oltre a proteggere d'inverno alcune piante grasse, conserva due sontuose carrozze settecentesche con tutti i finimenti originali e le livree dei vetturini.

Si andrà poi al piano superiore per una selezione di opere: fra le oltre 2mila conservate nelle quindici sale, ci si limiterà a sei-sette capolavori di interesse direttamente o indirettamente faentino: la preziosa Madonna di Valverde, di fine '400, studiata dalla concittadina Anna Tambini, una tavola di Innocenzo da Imola che è l'autore di uno dei quadri più belli del nostro Duomo, un grande vaso della manifattura Ferniani, un San Giuseppe dei Ballanti-Graziani e così via.

Poi, dopo aver attraversato a piedi il centro storico, si andrà all'oratorio di San Rocco. Anch'esso di recentissimo recupero, si trova, incredibilmente, in posizione “pensile” sopra la chiesa di Valverde. Fu infatti costruito nel XVII secolo sopraelevando l'edificio sacro per ottenere il luogo di riunione e di preghiera di una confraternita laica devota al Santo protettore contro la peste. Il suo aspetto attuale è dovuto alla ristrutturazione del 1730 degli architetti Lorenzo e Cosimo Mattoni, i quali concepirono un'aula unica che conserva tuttora le tre file perimetrali di stalli (panche con inginocchiatoi e schienali decorati) per le riunioni dei confratelli. Le pareti sono costellate di dipinti sei-settecenteschi di cui uno molto caro alla Pro Loco Faenza perché “fratello” di quello della chiesa di Merlaschio ammirato in una visita della scorsa primavera.
Altrettanto apprezzabile la statua in cartapesta di San Rocco con il cane realizzata fra Sette e Ottocento dai Ballanti-Graziani a Faenza.
Sabato 11 marzo
FELICE GIANI A PALAZZO MORRI.
  • Ritrovo
    Pro Loco, Voltone Molinella 2

  • 48018 Faenza RA
  • ore 15
Nel 200°anniversario della morte di Felice Giani.
(si ringraziano le proprietà per la g.c.)

* € 5,00 / € 3 Soci Pro Loco

La visita guidata a Palazzo Morri è dedicata a Felice Giani (1758- 1823) nel secondo centenario dalla sua morte.
Il grande artista, che aveva eletto Faenza come sua patria ideale e la bottega come la sua famiglia, era arrivato la prima volta in città come pittor di figura al seguito del quadraturista bolognese Serafino Barozzi per decorare la Galleria dei Cento Pacifici (già completata nel 1787), seguita poi da Palazzo Conti Sinibaldi in Corso Mazzini, facendosi apprezzare per la sua pittura, aggiornata su modelli romani. Il rapporto fra i due continuò nella Casa già dei conti Cavina, in via XX Settembre, e nella dimora del ricco commerciante Giovanni Bertoni, in via della Croce.
Dopo un importantissimo soggiorno romano che lo aggiornò sul gusto neoclassico (originario di San Sebastiano Curone, in provincia di Alessandria, aveva compiuto il suo apprendistato a Pavia e a Bologna), Giani ritornò a Faenza nel 1794, chiamato dai conti Laderchi, e sollecitò la fondazione (1796) della Scuola di Disegno, ora intitolata a T. Minardi.
A Palazzo Morri ha lavorato in due momenti distinti, nel 1799 circa e nel 1816, quando la sua pittura, assorbita dall’unità dell’ambiente, presenta riquadri narrativi sempre più ridotti.
Sabato 11 marzo
AL VIA LE VISITE GUIDATE DELLA PRO LOCO - CALENDARIO DI PRIMAVERA
  • Ritrovo
    Pro Loco, Voltone Molinella 2

  • 48018 Faenza RA
  • da sabato 11 marzo 2023
Calendario speciale, stavolta, per le visite guidate Pro Loco Faenza che compiono 25 anni. Si partì infatti nel 1998 per accedere alla Pinacoteca Comunale (all’epoca chiusa per restauri e appunto visibile solo con modalità “da cantiere”) e fin dalla prima stagione ci si “allargò” anche ad altri monumenti, chiese, palazzi, ville. In questa primavera Pro Loco propone ben quindici appuntamenti – prevalentemente di sabato pomeriggio, ma non solo - dall’11 marzo al 17 giugno.

L’esordio, sabato 11 marzo, sarà col botto: Palazzo Morri di via XX Settembre con i suoi soffitti decorati da Felice Giani. «Si tratta di uno degli anniversari che celebriamo – spiega la vicepresidente Patrizia Capitanio, che coordina il programma d’intesa con le guide turistiche Pro Loco – perché Giani morì 200 anni fa dopo una vita errabonda, molto intensa, in cui Faenza fu certamente la città prediletta, per cui abbiamo previsto altri due appuntamenti con opere sue: i palazzi Naldi-Ghetti e Conti-Sinibaldi; per tutti tre questi casi è doveroso ringraziare i proprietari che molto gentilmente ci aprono le porte. Gli altri anniversari sono i 70 anni del Seminario di Viale Stradone, che oltre alla chiesa presenta ambienti inediti e nuove raccolte d’arte, e infine i 150 anni dalla morte di Romolo Liverani, già molto apprezzato nello scorso autunno ma di cui resta da vedere la grande scenografia di Santa Maria Nuova che verrà esposta a cura del Museo Diocesano».

La Pinacoteca Comunale è ancora, un po’ come all’origine, il fulcro delle viste guidate, non più per la sua chiusura ma al contrario giovandosi del suo nuovo e magnifico allestimento: dopo la visita sul Medio Evo dello scorso autunno stavolta ci si soffermerà sul periodo fra la caduta dei Manfredi e il Neoclassicismo.

Naturalmente si starà anche all’aria aperta: nel giardino del Museo Diocesano di Imola, completamente rinato da due anni a questa parte e con piante-simbolo della Bibbia (nella stessa occasione si andrà anche all’Oratorio “pensile” di San Rocco, anch’esso appena restaurato), nel verde di Castel Raniero in occasione di Musica nelle Aie, nel giardino-museo di Ivo Sassi a San Biagio Vecchio, dove le sculture in ceramica dialogano con l’architettura di Filippo Monti, e infine a Pieve Cesato tra i luoghi e le opere di Tomasino Peroni, pittore molto amato recentemente scomparso.
Un occhio di riguardo anche al Borgo Durbecco, con un itinerario storico-culturale fra chiese e scorci insoliti.

Appuntamento singolare quello con i “monumenti faentini ambasciatori di pace” nell’ambito delle celebrazioni della Giornata dell’Europa l’11 maggio. Per il 27 maggio in programma la gita sociale la cui meta sarà presto presentata.
Giardini sconosciuti e angoli di una “Faenza che non ti aspetti”, infine, per i due giovedì di giugno dove la visita diventa serale, o meglio: con “passeggiata alla luce del tramonto”.
Sabato 04 marzo
TEATRO MASINI 1787 - (dal 4 marzo riprendono le visite dopo la pausa invernale)
  • Ritrovo
    Teatro Masini - Faenza, Piazza Nenni
  • Piazza Nenni
    48018 Faenza RA
  • dalle 10.30 alle 12.30
Apertura con visite guidate, il sabato mattina.

Il teatro "Masini" è stato inserito all'interno della Strada Europea dei Teatri Storici (EHRT - European Route of Historic Theatres) e, in particolare, nella North Italian Route, unitamente al Teatro Olimpico di Vicenza, al Teatro all'Antica di Sabbioneta, al Teatro Scientifico Bibiena di Mantova ed altri 7 teatri storici del nord Italia.

Il Comune di Faenza - Assessorato alla Cultura - ha pertanto voluto attivare una serie di aperture sperimentali con visite guidate al "Masini" realizzate in collaborazione con la Pro Loco Faenza.
Tutti potranno quindi accedere ad un ulteriore bene culturale cittadino, un raffinato esempio di teatro all’italiana ed uno dei più significativi dell’architettura neoclassica.

Info e biglietteria: Pro Loco IAT Faenza - Voltone Molinella 2 - tel. 0546 25231
ticket: intero € 4,00, ridotto € 3,00 (under 18, over 65, gruppi min 10 persone, universitari muniti di tessera), gratuito per bambini e ragazzi 0-14 anni e gratuità di legge.
Domenica 29 gennaio
"PER NON DIMENTICARE" PASSEGGIATE DELLA MEMORIA 2023
  • Ritrovo
    Pro Loco, Voltone Molinella 2,

  • 48018 Faenza RA
  • ore 10,00
Nell’ambito delle celebrazioni del “Giorno della Memoria”
Una visita guidata ai "Luoghi della Memoria" in città.

Ritrovo: Pro Loco, Voltone Molinella
Prenotazione obbligatoria.
Sabato 28 gennaio
"PER NON DIMENTICARE" PASSEGGIATE DELLA MEMORIA 2023
  • Ritrovo
    Pro Loco, Voltone Molinella 2,

  • 48018 Faenza RA
  • ore 15,00
Nell’ambito delle celebrazioni del “Giorno della Memoria”
Una visita guidata ai "Luoghi della Memoria" in città.

Sono otto le “tappe della Memoria” individuate a Faenza dalla Pro Loco, tappe che in buona parte saranno oggetto della visita guidata “Per non dimenticare” sabato 28 gennaio alle 15, replicata domenica 29 alle 10.
L’esordio è fulminante, con il grande piatto in ceramica prestato dal Liceo Ballardini-Torricelli e già esposto in questi giorni proprio nella vetrina della stessa Pro Loco. Si tratta del saggio di fine-corso eseguito nel 1937, a Faenza, dal giovane studente ebreo tedesco Werner Jacobson. In realtà questa è una copia fedele e di alta qualità, realizzata nel 2010 da una fotografia che il vice-direttore dell’istituto, Giuseppe Liverani, aveva fatto scattare prima della distruzione del manufatto, ritenuto compromettente (per la scuola e per lo stesso studente) visti i chiari riferimenti politici e identitari dell’apparato decorativo, tutto ispirato alla tradizione ebraica. Oggi si sa – grazie alle ricerche di Cesare Finzi – che Jacobson rimase a Faenza almeno fino al 1940 e che riuscì poi a fuggire prima in Palestina ed infine a New York ove avviò una produzione di ceramica. La successiva scoperta nei depositi del Mic di sei maioliche da lui donate e inviate per posta nel 1981 senza alcuna spiegazione fa pensare ad una sorta di ringraziamento verso la città che in qualche modo deve averlo protetto: dalla cartellina dell’archivio della scuola, oltre alla foto, è infatti emerso un carteggio in cui il direttore Gaetano Ballardini risponde evasivamente alle richieste del Commissariato di Polizia ai sensi delle leggi razziali del 1938 e non rivela l’indirizzo dello studente che pure doveva essergli noto.
Il piatto è magnifico e decorato secondo la tipologia faentina della “zaffera in rilievo” ma con i simboli dell’ebraismo (Tavole della Legge, iniziali dei Dieci Comandamenti, Stella di Davide, candelabri a sette braccia e soprattutto una scritta riportante l’Inno della Speranza divenuto dopo il 1948 Inno di Israele); Liverani si fece tradurre la scritta e riportò diligentemente tutto nella cartellina poi nascosta in archivio.

Le altre tappe riguarderanno: il Monastero di Santa Chiara con la pietra di inciampo e tutti gli effetti personali di Amalia Fleischer, avvocatessa viennese insegnante di lingue nel monastero, arrestata nel dicembre 1944 e partita da Milano sul famigerato treno del 30 gennaio 1945 – lo stesso di Liliana Segre – per Auschwitz (ove giunse morta o dove fu uccisa all’arrivo dopo ben sette giorni di viaggio al freddo e senza cibo); il Tempietto della Memoria sul lungofiume, restaurato nel 2002 a cura degli studenti del “Ballardini” e recante i nomi dei lager europei e tutti i simboli dei detenuti dei lager; il vicino Ponte della Memoria eretto dalla Brigata Ebraica in meno di tre mesi dal febbraio ai primi di aprile 1945; infine il Museo Argylls Romagna di via Castellani che conserva un’intera sezione dedicata alla Shoah con reperti evocativi e tre preziosi originali dell’epoca.


Ritrovo: Pro Loco, Voltone Molinella
Prenotazione obbligatoria.
Martedì 31 dicembre 2019
PRO LOCO FAENZA 2019
    Il programma delle attività e delle visite guidate 2019
    Lunedì 31 dicembre 2018
    PRO LOCO FAENZA 2018
      Il programma delle attività e delle visite guidate 2018
      Domenica 31 dicembre 2017
      PRO LOCO FAENZA 2017
        Il programma delle attività e delle visite guidate 2017