- Ritrovo
in pullman, Piazzale Pancrazi
48018 Faenza RA- ore 14.30
GALEATA E DINTORNI. Archeologia e natura.
Quota di partecipazione (da versare al momento della prenotazione): € 23 / € 20 per i soci Pro Loco.
Prenotazioni fin da subito, fino ad esaurimento posti!
Saranno Galeata e dintorni, nel forlivese, le mete della gita sociale Pro Loco Faenza sabato 25 maggio con partenza alle 14.30.
La prima tappa sarà al Museo Civico “Domenico Mambrini”, storicamente galeatese ma dal 2001 trasferito a Pianetto, piccola e graziosissima frazione a lato della strada per Santa Sofia. Si tratta di un museo di arte e di storia, prevalentemente archeologico poiché raccoglie molto materiale di Mevaniola, l’antica città fondata dagli umbri – il nome significa appunto “piccola Bevagna” – e poi ampliata in epoca romana e abbandonata per ragioni ignote attorno al V-VI secolo d.C.
Il sito fu identificato nel 1934 appunto da don Domenico Mambrini, parroco di Galeata, erudito e raccoglitore di materiali storici locali, nonché autore del celebre «Galeata nella storia e nell’arte».
Oltre alla mostra temporanea di reperti lapidei prestati quest’anno da Bevagna – che rimane pur sempre la “città madre”, gemellata con Pianetto per evidenti motivi – si vedranno resti di mosaico, terrecotte, marmi, bronzi e sculture varie, molte delle quali riciclate in epoca alto-medievale, dopo l’abbandono della città, per la costruzione dell’abbazia di Sant’Ellero, dedicata all’omonimo anacoreta che secondo la leggenda incontrò Teodorico. La tradizione vuole che il re goto-ravennate sia venuto qua per riattivare l’acquedotto di Traiano e per costruire una residenza venatoria estiva; quest’ultima esiste davvero e sarà oggetto della terza tappa della visita, sulla strada da Galeata a Pantano: consiste in un imponente scavo, iniziato da archeologi tedeschi a fine anni Trenta e sospeso nel 1942 (l’intento, non privo di velleità nazionaliste, era dovuto alla presunta identità “germanica” di Teodorico) e ripreso una decina di anni fa con la scoperta di una piscina centrale - lastricata con imponenti pezzi di arenaria - e di vasche laterali, con acque calde e fredde; si tratta di una villa cui è stato lasciato il nome “di Teodorico” ma che in realtà comprende anche fasi precedenti e successive.
Tornando al Museo, si vedranno anche i due bellissimi affreschi rinascimentali (pittori ignoti di provenienza toscana) staccati tempo fa dalla chiesa del Pantano, e anche alcune Vanitas (nature morte con funzioni di ammonimento sulla vacuità delle cose terrene) seicentesche raccolte da Mambrini e da lui donate, come tutto il resto, al museo. Quest’ultimo, oltre alla bellezza del contenitore – il restaurato convento rinascimentale dei Padri Minori – si avvale anche di un allestimento efficiente, in linea con i criteri museografici moderni.
Si visiterà anche, sempre a Pianetto, la bella chiesa di fine ‘400 di Santa Maria dei Miracoli, con un tempietto architettonico interno e dipinti cinquecenteschi di scuola vasariana.
La gita della Pro Loco si concluderà con la visita ad un altro interessante sito storico, una sorpresa che non vogliamo svelare. Vi aspettiamo numerosi.